IL CIGNO

24 dicembre 2014

RIFLESSIONE E PROPOSTE PER LA DISCUSSIONE E LA PRESENTAZIONE IN SEDE VAS

PARCO MINERARIO A NOVATE MEZZOLA
La mia annotazione parte da un fatto storico del 1793 quando il potere dominante violò le leggi a Novate M. arrestando gli ambasciatori francesi qui di passaggio in un territorio di confine per una trattativa: potrebbe darsi il caso che oggi la pressione del potere economico riesca ad aggirare le leggi in materia ambientale?
I presupposti ci sono e solo la partecipazione, la conoscenza e il rispetto delle norme possono mettere sui giusti binari la proposta di Accordo di Piano che parte dopo 10 anni di "silenzio" sui gravi problemi emergenti dall'area ex Falck. Le Amministrazioni pubbliche nel maggio del 2013 ricevono dalla Novate Mineraria un progetto industriale denominato "Parco minerario produttivo" finalizzato allo sviluppo locale e così la Provincia di Sondrio, il Comune di Novate Mezzola, la Riserva Pian di Spagna e Lago Mezzola e la Comunità montana della Valchiavenna hanno ritenuto di condividere l'iniziativa sottoscrivendo (24 settembre 2014) un Protocollo d'Intesa per poter perseguire e sviluppare attraverso una procedura integrata e coordinata gli obiettivi in esso ritenuti prioritari, dopo che la R.L. aveva aderito alla proposta di AdP non avente rilevanza regionale con DGR 1610 del 04-04.2014.

L'avvio del procedimento di predisposizione dell'AdP viene pubblicato dal 10 al 25 ottobre 2014 e in quel periodo la Ditta ha depositato documentazione integrativa e di aggiornamento.
Il 31/10/2014 la Provincia di Sondrio dà avviso dell'avvio della procedura di VAS per la proposta di predisposizione dell'AdP per la riqualificazione dell'area ex Falck, la coltivazione delle aree estrattive di granito sanfedelino e la sistemazione ambientale delle aree di cava in comune di Novate Mezzola.
Autorità procedente per l'Amministrazione provinciale la Dr.ssa Susanna Lauzi; Autorità competente Dr. Daniele Moroni; Autorità competente in materia di SIC e ZPS la R.L. DG Ambiente Energia e sviluppo sostenibile; -U.O Parchi tutela della Biodiversità e Paesaggio.
La stessa sera del 31/10 durante un’assemblea pubblica Novate Mineraria espone, in modo generico e non approfondito, i termini del progetto.
Il 18/11/2014 si è tenuta in Provincia di Sondrio la I conferenza VAS in un clima sbrigativo e accondiscendente "risvegliato" solo dalle osservazioni di Legambiente e di Arpa la quale, vedi allegato, ha di fatto posto le basi per un approfondimento delle questioni relative all'inquinamento e contaminazione delle acque dal momento che: "non è possibile esprimere un parere compiuto sulla VAS inerente all’oggetto in quanto tra la documentazione messa a disposizione sul sito SIVAS non è compresa la valutazione di compatibilità tra le opere in progetto e quelle realizzate per la messa in sicurezza permanente del sito; opere che non risultano, peraltro, collaudate.
Come sempre la fretta è cattiva consigliera.
Per fortuna l'importanza della posta in gioco ha creato le condizioni per la costituzione di un Comitato Salute Ambiente Valli e Lago che si sta impegnando per raccogliere informazioni, sensibilizzare la popolazione e presentare osservazioni nella procedura VAS.
Prima ancora di entrare nel merito del progetto Parco minerario San Fedelino, è necessario avere l'esatta situazione dello stato chimico e fisico dell'area ex Falck considerata dalla R.L. area contaminata e quindi da assoggettare a caratterizzazione propedeutica ad un auspicabile Piano di Bonifica e quali siano le influenze sull'ecosistema della Riserva Pian di Spagna e lago Mezzola considerata dal DM. 30 aprile 2014 Zona Speciale di Conservazione (ZSC) della regione biogeografica alpina, non citata nei documenti VAS del presente progetto.
Altra verifica importante sarà quella derivante dalla valutazione di incidenza degli atti in esame che interessano le ZPS e i SIC presenti, con "la necessità di garantire azioni improntate alla sostenibilità ambientale e caratterizzate da un alto livello di garanzie ambientali data l'elevata qualità ambientale delle aree ricomprese nella Riserva Naturale Pian di Spagna-Lago Mezzola il cui perimetro ricomprende le aree da riqualificare"(vedi DGR 4 Aprile 2014-n.X/1670).
Dopo il deposito in data 17/12/2014 del RAPPORTO AMBIENTALE, della Sintesi Non Tecnica e della Relazione tecnica, si è registrata una presa di posizione del Presidente della Provincia di Sondrio, nonché Sindaco di Chiavenna, che ha annunciato la convocazione di un’assemblea pubblica a metà di gennaio. Obiettivi di tale assemblea saranno di informare e rispondere agli interrogativi sollevati dal Comitato popolare e da altri soggetti, ritenendo opportuno avviare un percorso per valutare la sostenibilità dell’iniziativa che coniuga la riqualificazione produttiva dell’area ex Falck con quella estrattiva. Ciò a suscitato una reazione scomposta e ricattatoria da parte della ditta proponente, la cui serietà si è già misurata nel mancato rispetto della convenzione sottoscritta nel 2006, con scadenza nel 2011, per la cessazione dell’attività e la delocalizzazione del frantoio fuori dai confini della Riserva Naturale. La valutazione d’incidenza per la dismissione dell'impianto di lavorazione inerti di proprietà della soc. Novate Mineraria è tuttora sospesa perché lo studio presentato dalla società presenta delle carenze sui contenuti (vedi lett. 02/12/2014 della Riserva al Comune di Gera Lario che aveva convocato Conferenza di Servizi sull'argomento).
La pausa delle festività permette di fare ulteriori riflessioni sulla VAS in corso e di stendere un ulteriore documento con osservazioni e proposte da presentare alla Provincia di Sondrio, alla programmata assemblea pubblica di Chiavenna e all’audizione in Regione proposta dal nostro Presidente regionale Damiano Di Simine.
Interrogativo preliminare: perché la Regione (vedi DGR X/1610 del 04/04/2014) aderisce alla proposta di Accordo di Programma in esame e non si fa carico di coordinare il complesso percorso il cui esito positivo dovrebbe costituire interferenza con la Riserva Pian di Spagna e lago di Mezzola e variante al PTCP e al Piano Cave, per i quali l' ultima parola spetta alla Regione stessa?
Convenendo con la Provincia di Sondrio, la Comunità montana Valchiavenna e il Comune di Novate Mezzola, sulla necessità di avviare un percorso per valutare la sostenibilità dell’iniziativa che coniughi la riqualificazione produttiva dell’area ex Falck con quella estrattiva, la nostra posizione sarebbe quella che, in mancanza di dati certi che garantiscano l'assenza di contaminazione indotta dall'area ex Falck a danno della salute pubblica e dell'ecosistema in un’area di grande pregio ambientale (ZSC Zona Speciale di Conservazione -v.D.M.30-4-2014 e zona Ramsar) e in presenza di elementi che rendono incompatibili il funzionamento di una fabbrica di conci sull'area ex Falck strettamente connessa con la Riserva naturale e con la Z.S.C., la sostenibilità dell'iniziativa di mutare la destinazione d'uso dell'area ex Falck non abbia solide gambe per sostenersi.
Per i pericoli d’inquinamento chiediamo che:
a) sia installata una stazione per la rilevazione della qualità dell'acqua alla confluenza nel lago di Mezzola del canale proveniente da Pozzo di Riva che scorre alla base del muro di cemento di contenimento dell'area ex Falck;
b) vengano fornite tutte le più aggiornate informazioni sullo stato del suolo con precise analisi stratigrafiche e chimiche e delle acque;
c) si proceda ad una verifica della salute dei pesci del lago di Mezzola;
d) sia garantito il rispetto dei valori di concentrazione limite accettabili nel suolo, nel sottosuolo e nelle acque sotterranee (vedi tabella A DM 471/99) sia dentro che fuori l'area Falck, in particolare verso il canale in uscita dal Pozzo di Riva che fa da confine con la Riserva Naturale.
A tal proposito si nota, salvo errore, come nel Documento di Scoping e nel Rapporto Ambientale non sia stato messo in evidenza che il perimetro dell'area ex Falck verso il sopracitato canale rappresenti il confine di un quadrilatero di area alla foce del Mera nel lago di Mezzola, che una delibera del Consiglio Regionale in data 22/12/1999 (v. all.) ha classificato come fascia di rispetto della Riserva a Riserva naturale. È vero che i passati gestori della Riserva non hanno mai avuto il tempo né la volontà d’inserire i contenuti di questa delibera nel loro Piano, forse perché chiedeva la modifica delle norme tecniche relative alle strutture da destinare alla zootecnia, che debbono conservare piccole dimensioni e inserirsi armonicamente nel contesto rurale esistente.
Alla fine del ragionamento si può dedurre che non sia possibile coniugare la riqualificazione produttiva dell’area ex Falck con quella estrattiva per
A) l'oggettiva esistenza di: a) un’area a Riserva naturale confinante con la citata area; b) una contigua area residenziale sull'altro lato dell'area ex Falck, con villette familiari di recente insediamento;
B) possibilità di autonoma attività estrattiva con messa in sicurezza e riqualificazione ambientale delle pendici;
C) indipendentemente dalla mancanza di dati su rumori e polveri, si evidenziano maggiori costi nella lavorazione dei conci a Novate per il doppio tragitto di arrivo e partenza del cemento necessario;
D) i riflessi negativi indotti sull'attività turistica intorno al lago di Mezzola anche per la mancata prospettiva di valorizzazione della naturalità intorno a San Fedelino, con tutto il suo fascino di valori e di contenuti storici.

La scelta è fra la buona gestione e la sostenibile disponibilità delle grandi valenze ambientali della Riserva Pian di Spagna e Lago Mezzola, presenti anche qui nel quadrilatero di San Fedelino e una pur interessante attività industriale che può essere esercitata più razionalmente a sud di Lecco. In ogni caso la prospettiva di occupazione è molto ridotta rispetto a quella che già ora fornisce il settore turistico (vedi ristorazione sul lago di Mezzola, a Dascio, nel canale finale della Mera e nei lidi di Novate e Verceia) avviato ad una fase di crescita se sostenuto da una seria politica di settore e dalla garanzia della salubrità dell'aria e dell'acqua, ma che potrebbe venir meno in caso di una forzata attività industriale dai contorni incerti.
21 dicembre 2014
Pierfranco Mastalli