IL CIGNO

20 agosto 2014

BANDIERA VERDE AI COMITATI DI PREMANA E DI PAGNONA

CAROVANA DELLE ALPI - DOSSIER DI LEGAMBIENTE 2014

Dal dossier: "Per la passione e l’impegno profuso nella collaborazione con la popolazione, le associazioni ambientaliste e le istituzioni per la difesa dei torrenti della Valvarrone dall’assalto delle captazioni per le minicentrali a danno dell’ambiente e del paesaggio e senza reali benefici per la popolazione." 

Il regime di incentivi perla produzione di energia da fonti rinnovabili, di per sé positivo, ha portato però ad una proliferazione nelle valli alpine delle mini centrali idroelettriche (P < 3.000kW), con regole che non tengono conto dei danni provocati all'ambiente e al paesaggio. Per contrastare ciò nell’arco alpino sono sorti comitati per la salvaguardia dei torrenti come quelli di Premana e di Pagnona. Questi in particolare hanno trovato un'alleanza operativa in Legambiente per analizzare il fenomeno, informare e coordinare la mobilitazione partita dai cittadini. Inoltre, sono stati coinvolti i Sindaci, la Comunità Montana della Valsassina, Val Varrone e Riviera, il Consiglio Provinciale di Lecco, la Regione Lombardia e da ultimo il Parlamento.
I comitati (“SALVIAMO I NOSTRI TORRENTI” di Premana e “PER LA DIFESA DEL TORRENTE VARRONCELLO” di Pagnona) sono stati particolarmente abili nel mettere in luce che:
·      le opere per la realizzazione di centraline interessano località montane le quali si vedono private di una delle principali risorse - la presenza delle acque dei torrenti - importante per il loro sviluppo economico nel settore del turismo naturalistico collegato all'attività agro-silvo-pastorale;

·      alle comunità locali restano i danni ambientali, il depauperamento del paesaggio, gli impianti dismessi una volta conclusa la produzione redditizia, a fronte di compensazioni, peraltro non sempre ottenute dalle amministrazioni, di entità di gran lunga inferiori ai danni provocati;
·      in questa più ampia prospettiva l'accanirsi sui piccoli torrenti per sottrarre il tanto che c'è in termini di ambiente naturale e biodiversità, oggi e in futuro sempre più preziosi, rivela tutta la sua pochezza rispetto al fabbisogno collettivo, mentre evidenzia lo scopo speculativo di corto respiro da parte di alcune imprese e società che sfruttano gli incentivi governativi superiori del 40% rispetto a quelli della media europea;
·      le tantissime mini centrali a flusso fluente realizzate nell’ultimo decennio nell’intero arco alpino hanno fornito apporti energetici ridicoli, se rapportati a quelli del grande idroelettrico storico, ed assolutamente incommensurabili al danno ambientale apportato ai torrenti derivati.

Partiti da una mozione firmata da centinaia di cittadini, con un'assemblea della popolazione a Casargo il 16/12/2013, seguita da due successive a Barzio (6/2 e 21/2/ 2014) presso la sede della Comunità Montana della Valsassina, Val Varrone, Val d'Esino e Riviera, si è giunti ad un testo condiviso e sottoscritto da ben 28 sindaci della montagna lariana.
Il 17/3/2014 il Consiglio Provinciale di Lecco ha infine approvato all'unanimità un Ordine del Giorno che recepiva le istanze di base e si impegnava a trasmetterlo per i richiesti interventi legislativi di modifica, miglioramento e di tutela del territorio alla Regione Lombardia e al Parlamento italiano.